martedì 1 dicembre 2015

Tarabuso, l'inverno è arrivato...

...ornitologicamente parlando, quando arriva questo signore qui, vuol dire che siamo in inverno.


Può raggiungere una lunghezza di 65-80 cm,  e una  apertura alare di 110-135 cm, non certo piccolo quindi. Appartiene all'ordine dei Ciconiformi.
 Il maschio e la femmina sono indistinguibili con colorazione prevalentemente fulva con screziature marrone scuro nerastre con zampe giallo verde. Vive nelle zone paludose, infrattato in mezzo ai canneti, e si nutre prevalentemente di pesci.






Caratteristica la posizione con il collo allungato ed eretto, utilizzata per mimetizzarsi all'interno della vegetazione palustre quando si sente minacciato ma crede di non essere stato ancora individuato.


Notare la mimetizzazione perfetta...a distanza è davvero difficile da individuare.


Ho fotografato questo esemplare sabato scorso, nell'oasi La Madonnina di sant'Albano Stura.
Nikon D800E, 600 AFS VR f/4, TC 14EII.







giovedì 12 novembre 2015

Nikon D3s, il terzo passo di Nikon nel Full Frame.


Le mie impressioni d'uso su questa ex-ammiraglia giungono con un abbondante ritardo.
Le ho scritte ugualmente perchè perchè mi rendo conto che solo dopo anni di esperienza si può parlare di quello che si è usato con passione.



Presentata nell'ottobre 2009, la D3s ha rappresentato il terzo passo di Nikon nel mondo del Full Frame, dopo D3 e D700.
Nikon lo fece presentando l'evoluzione di quella D3 che aveva confortato l'animo di tutti i Nikonisti, soprattutto dei professionisti, fino a quel momento surclassati dalle prestazioni delle full frame di Canon.


Una fotocamera destinata principalmente ai fotografi professionisti sportivi e di fotogiornalismo, ma che strizza l'occhio anche ai fotonaturalisti.
Caratteristiche principali:
  • ISO 200 - 12,800 (con estensioni ISO 100 - 102,400)
  • 720p / 24 fps HD movie mode
  • 11 fps in continuo e in  DX mode
  • Buffer potenziato 30 RAW consecutivi in una sola raffica.
  • Sensore Auto Focus Multi-CAM3500FX (51 punti, 15 dei quali a croce)
  • Supporta lenti DX
  • Convertitore A/D a 14 bit
  • Processore di immagine Nikon EXPEED
  • Otturatore in kevlar testato per 300000 scatti
  • Funzione di calibrazione Auto-focus (fine-tuning)
  • Doppio alloggiamento Compact Flash card
  • Compact Flash UDMA supportate
  •  LCD monitor posteriore da 3.0" e 922,000 pixel
  • HDMI HD video output
  • Corpo tropicalizzato
 La scocca della D3s.


Ergonomia, dimensioni e comandi sono praticamente identici alla D3, qualche piccolo spostamento nella disposizione di alcuni pulsanti, per il resto poco o nulla cambia al di fuori. La stessa impressiva sensazione di solidità e affidabilità.

Fece scalpore alla presentazione la sensibilità ISO dichiarata: da 200 a 12.800 e la capacità di offrire tre livelli ISO aggiuntivi più alti, fino ad Hi3, equivalente a ISO 102.400. caratteristiche che oggi possono apparire quasi scontate, ma non era così nel 2009.

Nasim Mansurov ha pubblicato una comparazione tra D4-D3s-D3 sul piano del rumore, potete vederla qui:
https://photographylife.com/nikon-d4-vs-d3s-vs-d3-iso-performance-comparison
In pratica fino a 6400 ISO, la D3s sembrerebbe migliore perfino della D4, sul solo piano del contenimento del disturbo. Oltre sembrerebbe spuntarla la D4. E nel frattempo è arrivata la D4s.


D3s e Nikkor 600 mm AFS VR.


La sequenza di foto che mi aprì gli occhi sulle potenzialità della D3s che avevo appena acquistato:






Mattina presto di novembre, 2000 ISO, il tarabuso mi sfrecciò davanti all'improvviso, inaspettato. Eppure ebbi modo di scattare 5 fotogrammi (500 AFS VR e TC 14EII).

Il mio utilizzo principe è avvenuto in ambito fotonaturalistico, privilegiandone l'uso in tutte quelle situazioni di ripresa in scarsa o scarsissima luce.
Ma è comunque stata una presenza fissa nel mio zaino. E si è comportata sempre (inutile dirlo...) in maniera impeccabile.

300 mm. AFS f/4, ISO 1600.




600 AFS VR, ISO 4000




 500 AFS VR e TC 14EII, 2500 ISO



500 AFS VR e TC 14EII, 1600 ISO




600 AFS VR e TC 14EII, 1000 ISO




500 AFS VR, 1000 ISO


Si è comportata egregiamente però anche in riprese di tutt'altro tipo:

 Riprese astronomiche a largo campo: 24 mm f1,4 AFS G, ISO 3200.




Con scarsissima luce ambiente:

 20 mm f2,8 AIS.  ISO 10000.


Reportage in notturna:

 24 mm f1,4 AFS G, ISO 6400.


Con il 28 mm f1.4 asferico, 4000 ISO, f2,2, 1/160 sec.


24 mm.  ISO 6400.



24 mm.  ISO 6400.

Nell'utilizzo di luci da studio (luci di Mauro Rudolf Maratta):

Il sorriso di Yole...


L'impareggiabile Mia Sollis...


La sola e unica...Stana


Ha senso comprarla oggi?
A prezzi che si aggirano intorno ai 2000 euro per un corpo poco usato e in perfette condizioni, rappresenta ancora un investimento importante. Occorre valutare bene.
E' ingombrante e pesante. Come tutte le top-class. Portarsela a spasso per la città con un 70/200 o anche solo uno zoom grandangolare è comunque impegnativo.
Non adatta a chi fa paesaggi, still-life, macro, ritratti. ( In quegli anni l'ho utilizzata anche per questo tipo di riprese, ma non avevo ancora la D800E).
Adatta per riprese sportive (in particolare indoor), riprese a teatro, fotografia naturalistica, fotogiornalismo.
I suoi files, sebbene non ricchi di dettaglio come quelli di fotocamere con maggior risoluzione sono però "leggeri", occupano meno spazio sugli hard disks, sono molto facilmente lavorabili con programmi di post-produzione. E ai miei occhi sono "belli", vedo sempre in essi un certo dettaglio, una certa profondità, una certa ricchezza dei colori, una distribuzione dei toni che mi lascia sempre piacevolmente sorpreso.
Ma 12 megapixel oggi potrebbero essere davvero pochi.
Perdipiù  una ammiraglia a bassa risoluzione e elevata cadenza di raffica non esercita forse più il fascino di qualche anno fa. Forse è passato il loro tempo, ne verranno proposte ancora, ma  al 95% dei fotografi non servono.

 "Quindi, Bruno, qual è il tuo giudizio finale?"
Ebbene, da una ammiraglia non c'è che da aspettarsi un esposimetro affidabile, una velocità operativa impressionante, la potete usare tranquillamente fino a 12800 ISO non vi deluderà, è sempre pronta già all'accensione.
L'ho avuta, l'ho usata intensamente, l'ho apprezzata tantissimo, infine l'ho venduta. Ora un poco la rimpiango. Perchè, tanto per dirne una,  nelle notti finlandesi mi farebbero comodo i suoi 6400 e 12800 ISO, e magari perchè no, spingermi anche oltre, tranquillamente.
Forse in futuro potrei puntare a una D4s o forse alla prossima D5, ma siccome al momento riesco a tirare fuori buone cose dalle fotocamere che mi sono rimaste, non prevedo ancora un acquisto che possa rimpiazzare l'amata D3s.



giovedì 3 settembre 2015

Io fotografo anche col brutto tempo...


 

Tempo alcune settimane, e mi vedrò scorci come questo...


I recenti temporali e il conseguente abbassamento delle temperature hanno mandato il solito, chiaro segnale: l'estate se ne sta scivolando via, almeno qui dalle mie parti dove si dice che dopo ferragosto, addio caldo. 
E' vero e, a parte giornate stupende che sicuramente ci saranno ancora, presto ci toccherà guardare la pioggia dietro i vetri delle finestre di casa.

Oppure no.

Oppure si può uscire a fare fotografie, proprio sfruttando il tempo inclemente, con neve, vento, pioggia, freddo, nebbia, tutti elementi che farebbero pensare all'inutilità nell'uscire a fare foto naturalistiche.
Perchè chi fotografa cerca sempre la luce magica, particolare, quella del tramonto o del mattino presto, che illumina in modo radente il soggetto, lo "scalda" e lo rende più "vivo", fascinoso.
Ma il fotografo attento può sfruttare anche le non esaltanti condizioni meteo volgendole a proprio favore. A patto però che sappia coglierne l'atmosfera, il significato, le sfumature. 

Io ci provo, non sempre ci riesco.
 
Di seguito una carrellata di immagini, alcune scattate letteralmente "dietro casa".


 Cinciallegra con qualche fiocco di neve.


 Ghiandaia marina sotto una pioggerellina primaverile


 Germano ripreso in mezzo alla nebbia mattutina di novembre (qui il sole era però presente, sebbene coperto dalle nebbie).


  Falco cuculo femmina, temporale di fine maggio.
D3s, 600 mm AFS VR F4 e TC14EII


Fringuello e qualche fiocco di neve. D800E, 300 mm AFS F4 e TC14EII



  Gheppio sotto la pioggia battente


               Picchio muratore che si procura il cibo, anche durante una forte nevicata. D3s, 300 mm AFS F4 e TC14EII




  Fringuello infreddolito, D3s, 300 mm AFS F4 e TC14EII


Peppola nella neve. D7100, 300 mm AFS F4

                  Una fitta nevicata. D800E, 200 mm AFS VR F2 e TC14EII


 Picchio rosso maggiore con fiocchi di neve

mercoledì 12 agosto 2015

Upupe (Upupa epops)


La Natura segue i suoi imperscrutabili disegni.
Gli ornitologi della provincia per mesi si sono affannati a posizionare nidi delle giuste dimensioni,  col giusto foro di ingresso, alla giusta altezza. Niente da fare.

Questa coppia di Upupe ha deciso di nidificare in una vecchia casupola diroccata. Fregandosene allegramente degli sforzi degli umani di trovare loro un nido.
Per diversi giorni ne osservo i movimenti col binocolo, poi scelgo il momento giusto, un tardo pomeriggio di giugno, mi incapanno e aspetto...


Praticamente impossibile eliminare le strutture murarie, si prende quel che viene...







Nel caso in cui lo sfondo cambia, anche le foto riescono decisamente meglio.







Fa caldo anche per l'Upupa...

 Ultimi raggi del sole....







D800E e 600 AFS VR, capannino.