I due obiettivi a confronto. Le masse in gioco sono notevoli, soprattutto per quanto riguarda il 24 AFS G - N
Sono
un estimatore e utilizzatore di teleobiettivi ma ho sempre ammirato le focali
corte e di elevata apertura sia per la loro capacità di lavorare in condizioni
di luce estreme sia per le capacità e l’occhio che il fotografo deve avere nel
dominare simili angoli di campo.
Passando
un po’ di tempo a informarmi e a raccogliere informazioni sulla rete, mi sono
accorto che sono ben pochi i test che mettono a confronto questi due cavalli di
razza.
Ho
avuto la possibilità di averli entrambi a disposizione (uno è mio), e allora ho
messo su un confronto per capirci un po’ di più su questi due grandangolari di alta classe.
(Nella
vita esistono problemi ben più gravi ma che ci volete fare, per una volta
l’animo misurone ha preso il sopravvento).
Naturalmente
tutte le conclusioni a cui sono giunto sono frutto di considerazioni personali,
sicuramente non scevre da vizi e/o errori.
Devo
inoltre dire che se non avessi letto a suo tempo il piacevole lavoro che svolse
MB1942 su questi due obiettivi:
http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/nl_index.html/_/nikon/grandangolari-e-supergrandangolari/nikkor-24mm-af-s-f14-ci-vuole-un-po-di-faccia-tosta-r177
http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/topic/6521-commenti-a-nikkor-24mm-f14g-afs/
non mi sarebbe venuto in mente di proseguire in quella direzione.
http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/nl_index.html/_/nikon/grandangolari-e-supergrandangolari/nikkor-24mm-af-s-f14-ci-vuole-un-po-di-faccia-tosta-r177
http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/topic/6521-commenti-a-nikkor-24mm-f14g-afs/
non mi sarebbe venuto in mente di proseguire in quella direzione.
Questo lavoro vuole quindi essere una prosecuzione o se vogliamo una integrazione di
quei due articoli.
Consapevole che un tema come questo è sconfinato e non potendo analizzare tutte le caratterisitiche ho diviso la mia ricerca in tre parti, una prima di considerazioni di carattere generale, una seconda di confronto diretto su alcune caratteristiche quali la nitidezza e lo sfocato, e una terza di scatti sul campo, privilegiando le condizioni d'uso ideali di questi due superluminosi.
Consapevole che un tema come questo è sconfinato e non potendo analizzare tutte le caratterisitiche ho diviso la mia ricerca in tre parti, una prima di considerazioni di carattere generale, una seconda di confronto diretto su alcune caratteristiche quali la nitidezza e lo sfocato, e una terza di scatti sul campo, privilegiando le condizioni d'uso ideali di questi due superluminosi.
Ia
parte: considerazioni generali
24 mm AFS N G ED ASPHERICAL
Lunghezza focale | 24mm |
Apertura max./min. | f/1.4 |
Schema ottico | 12 elementi in 10 gruppi (con due lenti in vetro ED, due lenti asferiche e un rivestimento Nano Crystal |
Angolo d'immagine | 84° (61° con fotocamere formato DX) |
N. di lamelle del diaframma | 9 (arrotondate) |
Messa a fuoco minima | 0.25m |
Dimensione filtro/attacco | 77mm |
Diametro x lunghezza | Circa 83 x 88.5mm |
Peso | Circa 620g |
28 mm AFD ASPHERICAL
Schema
ottico: 11 elementi in 8 gruppi
Apertura max.: f/1.4
Angolo d'immagine: 74°
Numero lamelle diaframma: 9
Distanza di messa a fuoco minima: 0,35 m.
Angolo d'immagine: 74°
Numero lamelle diaframma: 9
Distanza di messa a fuoco minima: 0,35 m.
Massimo
rapporto di riproduzione: 1/5,6 x
Dimensione
attacco filtri: 72 mm.
Paraluce:
HK-7 (in metallo, con vite di serraggio)
Peso:
520 g.
Mettendoli
accanto, maneggiandoli e provandoli, ho tirato giù una serie di considerazioni
personali.
- Costruzione: vince
la Leggenda, non saprei dire se sia più robusto (le moderne plastiche sono
ottimi materiali), ma l’impressione tattile è migliore. Il 24 mm sfoggia
una guarnizione in gomma a tenuta di polvere attorno alla baionetta
d’innesto. Una nota di biasimo per quanto riguarda il 28 sull’anello di
commutazione AF/MF che si crepa dopo un certo numero di cicli di rotazione e che rappresenta un
problema che affliggeva anche altre ottiche della serie AFD (80-200 f 2.8,
200 micro). Controllatela bene se ve ne capita uno sotto mano. Marco
Cavina in un suo articolo riporta che la riparazione è costosa e difficile
da eseguire e non darebbe garanzie di tenuta. Io l’ho fatto sostituire con
successo da Bames per 140 euro. La riparazione non è nemmeno onerosa, per un'ottica da 2000 euro, sulla durata solo il tempo darà la risposta.
- Nitidezza: ai primi due diaframmi vince il Campione, seppur di misura. Da f2.8 in poi si equivalgono secondo me (ma ha un senso utilizzarli oltre tale diaframma?).
- Praticità d’uso: l’angolo di campo a me più congeniale è quello del 28, consente riprese più “disinvolte” nel reportage urbano, nella figura ambientata. Il 24 costringe ad avvicinarsi molto, è adatto anche per riprese in interni, ci vuole comunque una capacità di usarlo che io non possiedo.
- Pesi e ingombri: più pesante e più ingombrante il 24 mm che presenta un barilotto più tozzo e (più telecentrico), la Leggenda è più corto, e dal lato baionetta è più stretto (per via della mancanza del motore AFS che occupa un certo spazio).
- Velocità autofocus, il motore AFS del 24 si direbbe che batta il vecchio AFD, ma sono impressioni molto personali queste. Comunque, non mi sembra che questo motore nuovo sia un fulmine. E’ certamente veloce ma il 200 f/2 è un’altra cosa.
- Prezzi: il 28 è divenuto oggetto di culto e spunta quotazioni folli (2000 euro e più dopo essere arrivato alcuni anni fa addirittura a 3000), il 24 lo si trova spesso in vendita usato, per cifre che oscillano tra i 1300 e i 1600 euro in condizioni pari al nuovo, se non lo si vuole usato dovremo spendere 2000 - 2150 euro.
IIa
parte: i confronti.
La nitidezza
-
Ho scattato su treppiede, con specchio sollevato e scatto comandato a distanza, in modalità M, con messa a fuoco tramite Live View.Al variare della focale ho variato la distanza in modo che il RR rimanesse invariato, i fotogrammi sono pertanto sovrapponibili.Fotocamera utilizzata la D800E, a iso 100. I NEF sono stati convertiti con LR4, applicando il predefinito ZEROED, che annulla ogni impostazione on camera, appiattendo tutto.28 mm AFD ASPH.f/1.4f/4f/5.6f/8f/11f/1624 mm AFS G N ASPH.f/1.4f/2f/2.8f/4f/5.6f/8f/11f/16
Un particolare al centro, a f/1,4, del 28 prima e del 24 poi:
da cui si vede come il 28 risulti meno nitido rispetto al nuovo. A f/2, già le differenze si annullano quasi:
28
24
Le prove con i muri possono dare risposte ma anche generare dubbi e perplessità.
Ho ripetuto tre volte le prove, ho controllato al 100% i fotogrammi, sia con LR4 che C1 pro7, questi sono i risultati: una certa "morbidezza" (affatto negativa, intendiamoci...) ai primi due diaframmi per il 28, rispetto al 24 che si fa forte della presenza dei nanocristalli, che generano, secondo me, maggiore microcontrasto alle massime aperture. Impressionante comunque la resa al centro già alla massima apertura, soprattutto per il 24.
Ho ripetuto tre volte le prove, ho controllato al 100% i fotogrammi, sia con LR4 che C1 pro7, questi sono i risultati: una certa "morbidezza" (affatto negativa, intendiamoci...) ai primi due diaframmi per il 28, rispetto al 24 che si fa forte della presenza dei nanocristalli, che generano, secondo me, maggiore microcontrasto alle massime aperture. Impressionante comunque la resa al centro già alla massima apertura, soprattutto per il 24.
Il risultato agli angoli a f/1,4 per il 28, è il seguente:
Mentre il 24 si comporta così:
Complessivamente la spunta di poco il 24, la scritta sul lampeggiante giallo è meglio incisa e leggibile, parliamo però veramente dell'estremo lembo del fotogramma.
A proposito... il 24 a f/4 diventa così, praticamente quasi si allinea col centro.
In entrambi la vignettatura è ben presente, sebbene non così fastidiosa, ai primi due diaframmi, per poi praticamente annullarsi a f/2,8.
Prometto, adesso basta coi muri!
Prometto, adesso basta coi muri!
Lo sfuocato
Avvertenza: per ogni coppia di fotogrammi prima il 28 mm, poi il 24.
f/1.4
28
- 24A 1.4 sembra che lo sfocato del 24 sia leggermente più dolce (osservare i contorni del Mazinga Z a destra), ma spacchiamo il capello in quattro. Non sono in grado di dare un giudizio definitivo, potrebbe darsi che durante il test sia entrata più luce dalla finestra, con differente illuminazione.
f/22824
f/2,82824
f/4
IIIa
parte: le prove sul campo.
Credo che il modo migliore per farsi un'idea di un obiettivo sia usarlo per scattare foto, sul campo, in tutte le condizioni di luce. E per lungo tempo.
Per questo l'ultima parte di questo articolo è composta di fotografie riprese in tempi diversi, in diversi ambiti, con differenti
condizioni di luce, pertanto non vedrete la stessa inquadratura ripresa con
entrambe le ottiche per il fatto che non erano entrambe disponibili.
Nota comune a tutti questi scatti sono le condizioni di luce assolutamente sfavorevoli in cui ho operato, ho pensato che fosse la conditio sine qua non per sfruttare le vere potenzialità di questi vetri, che nascono per il fotoreportage in very low available light; in parole povere, (e qui mi rivolgo soprattutto ai fotografi neofiti e non a quelli smaliziati che sanno alla perfezione certe cose) non accendete il mutuo se prevedete di utilizzarli in pieno giorno e in pieno sole sulla spiaggia a mezzogiorno o per panorami diurni. Per quelle esigenze esistono altre cose.
per gli amanti dei crop, metto questo particolare dell'albero di Natale e della finestra che si intravedono appena nel fotogramma pieno, a destra della mongolfiera rossa.
28 mm AFD ASPHERICAL
...il Noctilux era tutto contento mentre focheggiava a f1,2 sul fratellone con cui ha condiviso il regno dei superluminosi asferici di casa Nikon. Almeno fino all'avvento della nuova generazione.
...il Noctilux era tutto contento mentre focheggiava a f1,2 sul fratellone con cui ha condiviso il regno dei superluminosi asferici di casa Nikon. Almeno fino all'avvento della nuova generazione.
D3, f/1,4, 1/80 sec. iso 3200.
D3, f/4, 1/50 sec. iso1000, treppiede.
D3, f/2,8, 1/80 sec. iso1600, mano libera. I punti luminosi fuori fuoco sono resi come punti perfettamente circolari, vedere crop sotto.
D3, f/1.4, 1/100 sec. iso1600.
D3, f/3,5, 1/25 sec. iso2500, treppiede.
D3s, f/1,4, 1/30 sec. iso 5000.(corretto solo wb)
D3s, f/1,8, 1/80 sec. iso 6400, (corretto wb)
D3s, f/1,8, 1/400 sec. iso 6400.
D3s, f/2, 1/30 sec. iso 3200.
D3s, f/1,4, 1/50 sec. iso 5000.
D3s, f/1,4, 1/30 sec. iso 5000.(corretto solo wb)
D3s, f/1,8, 1/80 sec. iso 6400, (corretto wb)
D3s, f/1,8, 1/400 sec. iso 6400.
D3s, f/2, 1/30 sec. iso 3200.
D3s, f/1,4, 1/50 sec. iso 5000.
D3x, f/1,4, 1/2000 sec. iso100.
D3x, f/1,4, 1/2000 sec. iso100.
D3x, f/1,4, 1/2000 sec. iso100.
D3x, f/1,4, 1/800 sec. iso100.
D3x, f/1,4, 1/800 sec. iso100.
D3s, f/2,8, 1/50 sec. iso 4000.
D3s, f/2,8, 1/160 sec. iso 6400.
D3s, f/2,5, 1/100 sec. iso 6400. (corretto wb e alte luci)
D3s, f/2, 1/800 sec. iso 6400. (corretto solo wb)
D3s, f/2,5, 1/100 sec. iso 6400. (corretto wb e alte luci)
D3s, f/2,5, 1/100 sec. iso 6400.
D3s, f/2,8, 20 sec. iso 3200, treppiedi, scatto remoto, (unico scatto su cui ho eseguito un poco di post-produzione in Capture One (chiarezza, nitidezza e saturazione).
Appendice: voglio ancora aggiungere qualche immagine che cerca di dare un'idea della presenza di artefatti luminosi in foto scattate a sorgenti luminose, che arrivano fino ai bordi dell'immagine.
Fotocamera: D800E.
e crop dell'angolo in basso a sx.
Fotocamera: D800E.
28 mm a f/1,4
e crop dell'angolo in basso a sx.
24 mm a f/1,4
...e crop dell'angolo in basso a sx.
Entrambi generano un poco di aberrazione di coma, ma bisogna proprio andarsela a cercare, e in ogni caso scompare diaframmando.
(qui sotto vedete lo steso angolo ripreso col 28 a f/4, l'inquadratura è leggermente differente perchè questo è un ritaglio di uno scatto orizzontale, quello di prima era in verticale, ma siamo sempre al bordo)
Note conclusive:
Questa disamina casalinga non ha la pretesa di dare risposte scientifiche definitive nè chi l'ha stilata crede di essere depositario di Verità assolute.
Mancherebbero ancora diverse prove, come la tenuta al flare ad esempio, ma ad un certo punto mi sono fermato e ho dovuto condensare e riassumere mesi di prove, e non potevo tirarla più di tanto per le lunghe.
Mancherebbero ancora diverse prove, come la tenuta al flare ad esempio, ma ad un certo punto mi sono fermato e ho dovuto condensare e riassumere mesi di prove, e non potevo tirarla più di tanto per le lunghe.
Le prestazioni che sono in grado di offrire questi due vetri, in mano a chi sappia davvero usarli, possono risultare sbalorditive.
Quale dei due? Io mi sentirei di dire il 28, per quell'angolo di campo più congeniale e più "comodo" da gestire, oltre al fascino che possiede questo vetro, oggetto unico, finora mai replicato, da Nikon. Sul piano delle prestazioni pure il nuovo 24 è un passo avanti sul piano della definizione.
Quale dei due? Io mi sentirei di dire il 28, per quell'angolo di campo più congeniale e più "comodo" da gestire, oltre al fascino che possiede questo vetro, oggetto unico, finora mai replicato, da Nikon. Sul piano delle prestazioni pure il nuovo 24 è un passo avanti sul piano della definizione.
Se davvero volete uno di questi due campioni, sappiate che danno il meglio di sè in condizioni di luce scarsa, davvero scarsa, laddove è proibito spingersi con altre ottiche, con queste lo si può fare.
Grazie a chi ce l'ha fatta a leggere fin qui.
Grazie a chi ce l'ha fatta a leggere fin qui.
Bruno Mora
Febbraio 2014.
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