Una veloce fuga di mezza giornata a Milano, vado a trovare il simpatico staff di NOC, ho da lasciare in conto vendita un po' di ottiche che non uso, ma prima di partire mi metto in tasca una scheda SDHC.
Perchè so che Watanabe ha le nuove Leica M in demo per chi vuole provarle, e così dopo aver perfezionato le pratiche di conto vendita, attraverso la corte di Via Rovello ed entro nel punto vendita Leica gestito direttamente da Wata.
Riyuichi mi accoglie col suo solito sorriso, discorriamo alcuni minuti, poi mi mette in mano la Leica M Type 240.
"La provo un attimo qui in negozio"
"No, ma che dice, vada fuori, vada in via Dante ci vediamo tra mezz'ora!"
Allora esco in una giornata soleggiatissima e calda, non sono le condizioni ideali per usare una Leica M con un'ottica luminosa, in ogni caso inizio a scattare, prima timoroso, poi sempre più sicuro, bene o male so come si mette a fuoco col telemetro, decido comunque di usare diaframmi quasi sempre aperti, il Summicron Asferico 35 mm ha una luminosità di f/2, la sensibilità impostata per tutti gli scatti è di ISO 320, in modalità di scatto a priorità dei diaframmi.
Mi rendo conto che tra fotocamera e obiettivo tengo in mano circa 8000 euro, il bollino M rosso è però sapientemente celato sotto un pezzo di nastro adesivo nero, non si sa mai...
Riporto alcuni scatti con post produzione minima, aperti con LR4, ho solo regolato leggermente l'esposizione, non perfettissima per l'imperizia del fotografo.
Ora, i jpeg così ridimensionati possono anche dire poco, senza contare la banalità delle inquadrature, se però mi soffermo sul file .dng lo trovo davvero straordinario, molto "malleabile" in post, carico di dettagli, latitudine di posa ottima, il recupero dalle zone in ombra è eccezionale.
La fotocamera cade molto bene in mano, anche perchè il mio esemplare ha il grip aggiuntivo, l'ergonomia è efficacissima perchè essenziale, i comandi ridotti all'osso, chi usa fotocamere leica M sa di cosa parlo.
La mezz'ora passa in fretta, rientro e Watanabe mi mette in mano la Leica M Monochrom "Adesso provi questa...", esco di nuovo, stavolta devo pensare in bianconero, stesse impostazioni di prima, 320 ISO di sensibilità, grip aggiuntivo, e via!
un ritaglio della parte centrale del fotogramma precedente, la leggibilità delle incisioni sul basamento della statua a Garibaldi è perfetta. La resa è stupefacente.
Ho caricato i files .dng per chi li vuole scaricare, visionare e magari elaborare.
Io sostengo che i files della Monochrom hanno un dettaglio stratosferico, ottima anche la M Type 240, ma avendo la D800E mi ha impressionato meno.
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