sabato 1 agosto 2015

Finland. Wild Bears in the Swamp (part two).



The Swamp: l’Acquitrino.


In Europa sono ben pochi i posti dove si ha la matematica certezza di ammirare l'Orso Bruno (Ursus Arctos), in piena libertà e in quasi totale sicurezza: la Finlandia e la Slovenia.

E’ strano quassù, al parallelo, in questo tempo di fine maggio inizio giugno. 
Una stagione che sta tra fine primavera e inizio estate, una stagione indefinibile in realtà. 24 ore di luce continua, che si attenua solo dalla mezzanotte fino alle 3 circa, già alle 3,30 la luce aumenta.
La sera prima ci ero passato accanto prima di proseguire verso la foresta, e li avevo notati per la loro posizione: di fronte a una spianata acquitrinosa con la scura foresta sul fondo, sorgono quattro Hides perfettamente attrezzati, con feritoie larghe ma soprattutto un punto di ripresa bassissimo, poco oltre un metro dal livello del suolo, che consente fantastici scatti ad altezza di animale. 
Le prossime due “notti” le passerò qui, dove mi è stato detto che un paio di madri con due cuccioli nati l'anno prima vengono spesso.





Per le prime due ore non succede nulla. Piove, a tratti anche forte, poi smette, il sole fa capolino, ma verso le 20  arrivano dei nuvoloni nerissimi e si scatena un furibondo acquazzone con venti piuttosto forti che a più riprese scuotono il capanno. 
 Tra poco piove...D800E, 24/70 @24 mm., 1/400 sec., f/7,1, AUTO- ISO 560, mod.M




Il capanno a fianco del mio, qui stazionavano due operatori di una televisione olandese intenti a girare un documentario, con attrezzatura video Canon e fotocamere e teleobiettivi Nikon.


Il primo orso si fa vivo intorno alle 18,00, arriva da lontano, dal folto della foresta.


D800E, 500 afs vr, 1/160 sec., f/4, AUTO-ISO 3600, modalità M.

Dopo un po' giunge anche una madre con due cuccioli già grandicelli, e i due fratelli iniziano subito a cercare cibo, si alzano sulle zampe posteriori, lottano tra loro per gioco.

             D800E, 500 afs vr, 1/400 sec., f/4, AUTO-ISO 1600, modalità M.

D800E, 500 afs vr, 1/200 sec., f/4, AUTO-ISO 4000, modalità M.


I due fratelli lottano tra loro, sono attività che permettono loro di sviluppare forze e velocità, caratteristiche che serviranno loro a sopravvivere.












La Famigliola, D7100 70/200 f2,8AFS VR @185 mm., 1/250 se. f4,5, ISO 3200.



Non mancano esemplari di dimensioni notevoli:


E con atteggiamenti poco cordiali...ma questo si stava solo passando la lingua tra i denti...


L'arrivo di questi solitari di solito crea allarmismo tra gli orsi presenti; i giovani si rizzano sulle zampe posteriori:







Ma alla fine l'esemplare più giovane di solito se la svigna...
D800E, 500 afs vr, 1/125 sec., f/4, AUTO-ISO 6400, modalità M.


D800E, 500 afs vr, 1/125 sec., f/4, AUTO-ISO 8000, modalità M.




D800E, 500 afs vr, 1/125 sec., f/4, AUTO-ISO 8000, modalità M.


Finalmente arriva la forte luce del sole,


D800E, 24/70 AFS G F2,8 @24 mm., 1/200 sec., f/8, ISO 160



 L'ultimo orso si attarda ad assaporare i caldi raggi. D800E, 500 afs vr, 1/640 sec., f/6,3, ISO 640.


Nota tecnica: faccio migliaia di scatti, il 500 millimetri e la D800E “fumano”, ma non fanno una piega, con la fida D7100 e il 70-200 pronti a intervenire se i soggetti vengono più vicino. La luce scarsa in certe ore mi obbliga ad alzare gli ISO per avere un tempo minimo di sicurezza che io ho deciso di collocare intorno a 1/200 sec, mezzo stop in più o in meno. Questo per diversi motivi: “congela” l’azione di un orso che cammina a passo normale, se dovesse iniziare a correre alzo a 1/500 sec., in modalità manuale e con l’auto-ISO impostato è una vera manna poter variare tempi e/o diaframmi senza preoccuparsi (entro certi limiti), della sensibilità impostata. Se poi l’animale è immobile, posso scendere a 1/100 sec. e addirittura anche sotto tale soglia. 


La foto seguente, postata a puro titolo di esempio, è secondo me, significativa: f/4, 1/80 di secondo, auto Iso 6400,  modalità M (mi segnalava sottoesposizione di due stop, forse più). Scattata intorno alle 02,30 del mattino. E’ chiaro che in queste condizioni, di scattare foto a soggetti che si muovono, non se ne parla. 


Quindi, l’attività di ripresa, tra la una dopo mezzanotte e le tre circa, è piuttosto ridotta per non dire nulla, se ne approfitta per dedicarsi all'osservazione e a un po' di studio del comportamento di questi mammiferi eccezionali.
Nell'attesa che alle 7 del mattino la guida venga a bussare alla porta per ritornare alla base per la tanto attesa colazione.


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