"You're missing the point", "mancare il punto" dicono gli anglosassoni.
Pratico piuttosto spesso fotografia da capanno, e ho deciso di mettere da parte la mia pigrizia e risolvere un annoso problema che riguarda l’utilizzo di grossi obiettivi. Come tutti, li utilizzo appoggiandoli su un classico beanbag, si punta il soggetto, si scatta la foto e così via. Punto quasi sempre lo stesso rametto o posatoio per alcuni minuti, prima di cambiare inquadratura. Ma tra uno scatto e l'altro, capita che ci si interrompa per prendere qualcosa, bere un sorso di caffè, e staccando la mano dalla fotocamera si perde il punto, missing the point appunto. Il tutto accompagnato da importante esecrazione.
Occorre in pratica ogni volta riposizionare obiettivo/fotocamera, perdendo spesso scatti importanti.
Non ho inventato nulla, ho semplicemente applicato la soluzione adottata da altri, e nota ai più.
Con qualche piccola miglioria.
Mi sono costruito una base portante dotata di vite da 3/8 di pollice, cioè l'attacco universale per tutte le teste foto/video esistenti.
Mi sono procurato due pezzi di marmo che già avevo, solidi, spessi e soprattutto pesanti, e li ho forati al centro con una punta da 10 mm praticando un foro cieco, profondo all’incirca la metà dello spessore del marmo.
Dopodiché è bastato colare nel foro una colla bicomponente e “annegarci” dentro una vite da 3/8 di pollice, reperita in una vecchia ferramenta delle mie parti. Spesa complessiva 5 euro, forse, la colla bicomponente è quella che costa di più . Ho infine inserito un disco di cartone forato al centro allo scopo di aumentare il grip tra il marmo e la base della testa.
A questo punto basta avvitare la nostra testa a sfera (o qualsiasi altro tipo di testa, a sfera, basculante o video che sia), et voilà, il gioco è fatto. Più è grande e pesante è il basamento più la stabilità sarà assicurata.
Qui vedete montato il 600 AFS VR, non proprio un peso piuma, con la D850. Naturalmente la testa a sfera deve essere adeguata, in questo caso la Benro B5.
Ultima nota: quando parlo di “capanno” intendo strutture fisse, tipo questa,
che deve disporre necessariamente di una superficie di appoggio, come una mensola o altra struttura portante robusta e adatta a sostenere carichi importanti, come si può vedere nella foto che segue.
Da ricordare infine che la soluzione adottata non si adatta ai capannini portatili, in quelli bisogna quasi obbligatoriamente utilizzare il treppiede.
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