domenica 19 giugno 2016

Gods of Metal, 2 giugno 2016.


Il Gods of Metal è un appuntamento imperdibile per i fans dell'heavy-metal in Italia, e a partire dal 1997 anno della prima edizione, ha visto avvicendarsi sul palco tutte le maggiori band del metal mondiale.

L'Heavy Metal è un genere musicale che racchiude innumerevoli sottogeneri, una vera galassia di gruppi, band conosciute, band minori e via discorrendo. Si va da sonorità estreme come quelle del Trash Metal, con esponenti come Slayer, Megadeth, per arrivare al Death Metal, caratterizzati da assoli velocissimi, rapidi groove batteristici, suoni gutturali e incomprensibili.

Io non sono un ascoltatore di questi generi estremi, ma il metal è fatto anche di suoni più lenti, orecchiabili, perfino melodici.

In questi eventi dove si alternano molte band e molti generi di metal, è così possibile farsi un'idea, anche per il neofita, di cosa è il Metal e scegliere il genere e il gruppo. E iniziare così a conoscerli.

Quest'anno l'evento avviene in scala ridotta, in origine il programma avrebbe dovuto articolarsi in due giorni, con Rammstein e Kiss come headliners per le due giornate, ma la defezione dei Kiss ha spinto gli organizzatori a comprimere tutti gli eventi in un giorno solo. Ne è conseguito che i concerti iniziavano a mezzogiorno per chiudersi alla mezzanotte.

Sono qui per rivedere loro, i Rammstein, band tedesca che apprezzo per la non estremizzazione del sound, e per le spettacolari performance dal vivo, durante le quali fanno largo uso di effetti pirotecnici ( sentivo le vampate di calore ogni qualvolta partivano le fiammate). Ma sono qui anche per i Megadeth, per i Sixx:AM, per gli Halestorm.

Arriviamo piuttosto presto, intorno alle 10, solito giro per le bancarelle del merchandising, poi ci avviciniamo al palco, nella zona più vicina, il cosiddetto pit, a pochissimi metri. Intanto un paio di band hanno iniziato a suonare, ma la gente è ancora poca e, tranne un piccolo manipolo di ultra appassionati, poco interessata.
Io i primi gruppi me li sono persi, e sinceramente i loro nomi non mi dicono molto, e mi scuso per questa mia scarsa cultura musicale ma riconosco il fatto che essere su quel palco non è da tutti.

Perciò onore anche a questi gruppi poco conosciuti, il futuro è loro.

La scaletta dell'evento prevedeva:

 Overtures
 Planet Hard
 Jeff Angell’s Staticland
 The Shrine
 Halestorm
 Gamma Ray
 Sixx AM
 Megadeth
 Korn
 Rammstein



E' ancora presto....




Il formidabile palco allestito per i concerti di questo Gods of Metal 2016.


L'esibizione dei The Shrine.


Cominciano i pezzi grossi, è la volta degli Halestorm, band californiana hard rock con una cantante donna, Lzzy Hale (esatto, Lzzy senza la "i"). Gran voce. Bravi.







A seguire  i Gamma Ray, band tedesca, onestamente non li conosco gran che. Buona grinta, meritano il loro posto sul palco del Gods. Sul piano della mia personale preferenza, stanno un gradino sotto gli Halestorm (ammesso che siano confrontabili come genere).

Si continua in crescendo, salgono i  Sixx:AM, la band formata da Nikki Six, il bassista dei celebri  Mötley Crüe. Esponenti anche loro dell'hard rock. Sound duro ma non troppo, molto orecchiabile, i puristi forse storceranno il naso ma riscuotono un grande successo. Da Stars a Live is Beautiful, il loro repertorio è molto vario, si muovono bene sul palco, e il pubblico li applaude.






Nikki Sixx, il bassista del celebre gruppo dei Mötley Crüe.

I saluti finali...da sinistra Nikki Sixx, James Michael, Daren Jay "DJ" Ashba.


E' il momento dei Megadeth, li avevo visti nel "Big Four" a Rho, sono tra i maggiori esponenti del trash metal, insieme ai Metallica. Qui andiamo veramente sul duro e cupo. Devastanti.

 Dave Mustaine dei Megadeth











Da applausi ( e da galera per il volume degli altoparlanti, 48 ore dopo avevo ancora le orecchie indolenzite...)

Korn, esponenti del Nu Metal.
Ed ecco i Korn: oh gente, non me ne vogliate, ma a questi dicono molto poco, non sono riusciti a scavare un solco nell'animo, li trovo caotici, poi quando mai s'è vista una band metal coi capelli rasta??? Vabbè mi sarò attirato le ire di molti ma è così che io la penso :-)


Siamo stanchi, hanno pogato parecchio lì davanti, abbiamo dovuto fare opera di contenimento e dato un po' di spintonate decise per far capire a qualcuno che non era il caso di esagerare, ci mettiamo a terra per un po' di riposo prima del gran finale.


 Si accende il logo del gruppo.

Parte il conto alla rovescia...

Ci siamo, ecco il momento atteso da tanto, troppo tempo, dal 2013 quando li vidi esibirsi a Casalecchio di Reno, loro, i Rammstein!
Grandissima scenografia, luci, fiamme, e tutto il contorno che conosciamo bene, il tastierista Flake Lorentz "vittima" delle angherie del gruppo e il cantante Till Lindeman in grande spolvero.
Iniziano con Ramm4, il nuovo brano (preludio al nuovo disco che spero esca il prima possibile).
E poi avanti con un susseguirsi dei loro pezzi celebri, ne cito solo alcuni

Reise Reise
Keine lust
Feuer Frei!
Ich tu dir weh

e via così fino a chiudere con una possente esecuzione di Sonne...



Mein Hertz Brennt








 Engels



FLAMMEN!!!!

Un'ora e qualcosa di concerto, se ne vanno senza salutare ( a chi dice che se ne vanno sempre così, riocrdo che nel 2013 salutarono eccome) ma anche stavolta Til ha ringraziato....Krazie, Krazie molte!!

Tutte le fotografie scattate con Nikon D500, 17/35 e 50 mm Sigma Art.


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