Da
alcuni giorni tutti i siti di rumors fotografici sono in subbuglio
per la tanto attesa mirrorless Nikon, il cui annuncio si prevede per
lunedi 23 luglio:
https://nikonrumors.com/2018/07/15/one-week-away-from-the-rumored-new-nikon-full-frame-mirrorless-camera-announcement.aspx/
Tutti
i dettagli ancora non si conoscono, ma si dovrebbero avere due
modelli, uno da 24 Mpixel, un secondo da 45. Con a seguire tutte le
caratteristiche che potete leggere su tutti i siti che si occupano di
questo “rumor”.
Non mi
interessa fare previsioni o dare giudizi, voglio soffermarmi su
quella che è stata finora , e sarà nel prossimo futuro, la mia
linea di azione con l’obiettivo di ottimizzare/razionalizzare il
mio corredo fotografico.
Premessa
fondamentale: entro i prossimi uno/due anni, acquisterò una
mirrorless. Questo è certo.
Proverò
a delineare un approccio per quelli come me, che hanno un insieme di obiettivi
importante (nel mio caso Nikon, ma potrebbe essere qualunque altro
brand). Il mio corredo è incentrato prevalentemente sui
teleobiettivi, e su fotocamere di livello elevato, utilizzo anche
grandangoli, pur se con moderazione rispetto ai tele, e uno dei
problemi che mi ha sempre accompagnato è che il livello dei
grandangoli Nikon era non dico basso, ma non all’altezza delle
performance richieste dai sensori, perdipiù con l’entrata in
corredo della Nikon D850 i miei grandangoli hanno iniziato a mostrare
ancora di più la corda.
Questo
è il motivo per cui ho acquistato il miglior grandangolo oggi in
produzione di Nikon: il 28 mm f1.4 E AFS, di recentissima produzione,
pensato e sviluppato per servire sulla formidabile D850, che mi sta
soddisfacendo pienamente e sul quale sto scrivendo due recensioni. Ma
nella mia fotografia rientra anche l’uso di uno zoom grandangolare,
e qui avevo un po’ di problemi in più. Onestamente credo che il
miglior zoom grandangolare oggi esistente sia di marca Sony, e cioè
il 16-35 f2.8 G Master.
Lì
dove Nikon non può (ancora) arrivare, perché il 16/35 Nikon non
raggiunge quelle vette. Il 14/24 è ancora splendido, ma non sono
convinto di spendere non poco in un’ottica che ha più di 10 anni
alle spalle e che è stata concepita per fotocamere che avevano un
risoluzione di 10 Mpixel, contro gli ormai 45 di oggi.
Quindi
la mia linea di azione che si stava delineando da alcuni mesi
prevedeva un approccio attendista, nel senso di provvedere a un
ulteriore snellimento del corredo Nikon vendendo ciò che non viene
(più)utilizzato, per procurarsi le risorse a favore dell’acquisto
di una mirrorless Sony con il suddetto 16/35. Mantenendo il core
incentrato su Nikon e sui teleobiettivi e obiettivi fissi che già
possiedo. La Sony dovrebbe/avrebbe dovuto coprire quelle situazioni
che prevedono l’uso di un’ottica grandangolare zoom di elevata
luminosità in situazioni come viaggi, escursioni in montagna,
riprese notturne di campi stellati.
Tutto
questo fino ad alcuni mesi fa, ma poi le voci sull’uscita di una ML
Nikon si facevano più insistenti: bene ho fatto quindi ad attendere,
a non farmi prendere dalla foga di acquistare a mani basse,
aspettando e soprattutto a cercare di capire SE la futura Nikon
soddisferà le mie esigenze, SE le ottiche che la accompagneranno
saranno performanti anche sul lato zoom grandangolari. E a questo
punto del gioco la soluzione attendista, è l’unica praticabile e
consigliabile.
Cerchiamo
di capire (me per primo) come saranno le Nikon,
aspettiamo, mettiamo da parte i soldi, investiamoli quando e se ci
saranno le occasioni giuste, adesso è tutto troppo confuso, le
attese si accavallano, si rischia di perdere la lucidità e di fare
scelte avventate e forse anche sbagliate.
Spero
di essere stato d’aiuto a chi, come me, è rimasto legato a un
brand (nel bene e nel male), che ha
bisogno-di-qualcosa-che-in-quel-brand-non-esiste-ancora
e non sa bene che fare al momento.
Perché
alla fine, ragazzi, sonsssoldi, e ogni passo va
ponderato bene.
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