sabato 16 novembre 2019

iShoot IS-RT1 staffa di supporto per Nikon 300 F/4E PF - prove sul campo in fotonaturalistica.


Questa mia breve recensione ha lo scopo di illustrare i risultati che si possono ottenere montando una staffa adeguata su questo piccolo ma brillante teleobiettivo di casa Nikon che, ricordo, viene venduto senza il collare di attacco alla testa del treppiede, accessorio che viene venduto come optional.




Evidentemente Nikon ritiene che l'utilizzo precipuo di questa lente debba avvenire a mano libera. Ed è quello che ho fatto da due anni a questa parte.

Da due anni circa possiedo il piccolo e performante Nikon 300 mm f/4E PF, ritratto qui sopra montato sulla D500, che ho sempre utilizzato a mano libera, sia durante escursioni, sia in appostamento in capanno ( ne ho scritto recentemente un breve articoletto https://brunomora.blogspot.com/2019/11/nikon-300-mm-f4e-afs-e-d500-da-capanno.html).

In questi giorni ho acquistato per circa 31,94 euro spedito un anello di costruzione cinese, l'iShoot IS-RT1.

Va detto che esiste una pletora di altri marchi cinesi, sorprendentemente simili/uguali al mio, anzi secondo me il fabbricante cinese è uno solo...:-) One Company Man...

Comunque veniamo al nostro:

Mi arriva in una spartana scatolina di cartone, con solo l'etichetta.







Mi ha sorpreso la qualità della costruzione, in lega di alluminio, solida, pesante (150 gr.), robusta. L'aspetto visivo è molto ben rifinito, con dettagli curati. All'interno, nella superficie curva che va a contatto col barilotto dell'obiettivo, è presente una superficie in stoffa/velluto, che promette di non lasciare segni.

Prova sul campo:
1/125 sec.

Ottica montata su testa a sfera Benro B-3 e treppiede Gitzo Systematic serie 3. Fotocamera la D500.

Foto aperte in Lightroom ed esportate.




Crop. 








1/60 sec.



1/45 sec.






Naturalmente ho voluto fare solo delle prove, usare tempi troppo lenti in questo campo vuol dire una cosa sola: 99% di scatti scartati per mosso (causa nervosismo del soggetto...), quindi una foto nitida a 1/45 di secondo la si ottiene a fronte di 100 scatti buttati.
Il vantaggio che si ottiene d'altro canto è di poter tenere bassi gli ISO, fattore non da poco.
Ma una conclusione è possibile trarla, ed è che l'insieme obiettivo-staffa-testa-treppiedi consente di allungare sensibilmente i tempi laddove ve ne sia necessità, come riprese di scorci di paesaggi ad esempio.

Per quanto riguarda il mio campo di esperienza, 1/45 di secondo è il tempo sotto il quale non andare.

Concludo ricordando le alternative di alta classe a questa staffa che sono:



 1.Nikon Rt-1


Prezzo 154 euro

2.Really Right Stuff LC-A12-PKG



Prezzo 213 euro + IVA

3.Kirk Lens Collar NC-300 PF

 Risultati immagini per Kirk Lens Collar NC-300 PF

Prezzo 153 euro + IVA 

(i prezzi sono indicativi)

Tutte di qualità elevatissima, soprattutto le ultime due, il collarino Nikon non presenta l'attacco Arca.

Io me la sono cavata a una frazione di questi prezzi, e sono soddisfatto al momento della mia scelta.

 

...se vi è piaciuta o vi è stata utile questa pagina, fatemelo sapere scrivendomi!!!


mercoledì 13 novembre 2019

Un ospite inatteso al mio capanno.


Mi posiziono al capanno con una bella luce (finalmente!) tardopomeridiana, dopo tanta pioggia in questo mese di novembre.

Dopo un'oretta, sono sul punto di smettere, un migliaio circa di scatti, le "solite" cince bigie a bizzeffe, il picchio muratore anche lui ha fatto decine di passate, cinciallegre, fringuelli, cince more...

Ad un certo punto un fantasmino col ciuffo si materializza all'improvviso davanti a me, a due metri, forse nemmeno. Strabuzzo gli occhi..non è possibile...la Cincia dal ciuffo...non l'avevo mai vista qui al mio capanno. Di solito predilige le foreste di conifere, ma qui siamo più in basso. Le prime due passate per rifornirsi di semi mi colgono impreparato, poi al terzo passaggio riesco a farle i primi scatti..c'è da dire che, incredibile a dirsi, è più confidente delle altre cince, lo dimostra il fatto che quando esco dal nascondiglio per aggiungere cibo nella mangiatoia non fugge a razzo, ma si posiziona qualche ramo più in là, e mi osserva, idem la cincia mora, sua parente stretta. E poi è meno litigiosa, al contrario delle altre cince.


Cincia dal ciuffo su sfondo di luce autunnale.  D500, 200 FSR VR F/2 con TC14EIII, f/8, 1/1500 sec. AUTO-ISO 2500.

 D500, 200 FSR VR F/2 con TC14EIII, f/2,8, 1/1500 sec. AUTO-ISO 1100.


 D500, 200 FSR VR F/2 con TC14EIII, f/2,8, 1/1500 sec. AUTO-ISO 1100.


 D850, 200 FSR VR F/2 con TC14EIII, f/3,2, 1/400 sec. AUTO-ISO 2800.

Con questo avvistamento aggiungo un'altra specie ( la diciottesima o la diciannovesima, devo verificare), a quelle già avvistate da quando gestisco il mio piccolo capanno. Gli sforzi per mantenere puliti gli sfondi e per sfamare gli uccelli stanno dando buoni frutti.






domenica 10 novembre 2019

Nikon 300 mm F4E AFS e D500 da capanno a mano libera. Un po' di prove.

Ho preparato il capanno per la stagione autunno-inverno e, rispetto all'anno scorso ho deciso di accorciare le distanze ponendo i posatoi più vicini al mio "hide".

Ne è risultato che, se voglio utilizzare la D500 per questo genere di riprese per la maggiore velocità operativa, il 500 mm è risultato troppo lungo, le inquadrature sono molto strette e il minimo movimento del soggetto rischia di produrre foto "tagliate". Qui sotto un paio di esempi:





 Con il 500 mm su dx...un close-up notevole, ma io preferisco avere un po' più di spazio intorno...

Ma non solo, pur disponendo di un capanno con sufficiente spazio, risulta non così comodo l'utilizzo del treppiede in quanto le gambe estese ingombrano e gli aggiustamenti della testa del treppiede con su il tele montato sono continui e provocano in alcuni casi l'allerta dei volatili. Infine, i posatoi più vicini non vengono messi a fuoco causa la minima distanza di messa a fuoco del 500.
Ne consegue che ho dovuto accorciare la focale.

Con il 300 F4 E, che considero un autentico capolavoro Nikon, ho inaugurato la prima di una lunga e spero fruttuosa serie di appostamenti dedicati ai piccoli passeracei, alle cince e ai picchi.


300 mm. su D500, f/4, 1/1000 sec., AUTO ISO 6400   


300 mm. su D500, f/6,7, 1/125 sec., AUTO ISO 2200



300 mm. su D500, f/5,6, 1/750 sec., AUTO ISO 6400



...ancora tempi lenti, per enfatizzare le (poche ) gocce di pioggia di questo umidissimo mese di novembre.
 300 mm. su D500, f/6,7, 1/125 sec., AUTO ISO1600, VR attivo.

 300 mm. su D500, f/6,7, 1/1000 sec., AUTO ISO1600

Queste foto sono state scattate da una distanza inferiore ai due metri. 


Passando a una distanza di quattro-cinque metri il risultato si mantiene ottimo, ma a mio avviso il meglio questo piccolo tele lo dà a brevissime distanze.
300 mm. su D500, f/5,6, 1/250 sec., AUTO ISO 2000

Ho già scattato alcune migliaia di foto in pochi giorni e queste sono le mie provvisorie e personalissime conclusioni:

  1. utilizzo raramente l'apertura massima perchè voglio maggior profondità di campo, a f5,6 è il diaframma che ho utilizzato maggiormente, date le condizioni meteo inclementi ciò ha comportato un aumento degli ISO. 
  2. ottima resa alle brevi-brevissime distanze ( 2 metri), meno a distanze medie (4-5 metri), ma comunque sempre molto buona.
  3. imbattibile maneggevolezza e portabilità, si scatta a mano libera per ore senza problemi.
  4. VR utilizzato con profitto con tempi di 1/125 secondo, con tempi più lenti non ho avuto risultati dato il grande "nervosismo" dei soggetti. 

Per il momento è tutto, ma non finisce qui... ;-)