martedì 27 maggio 2014

La Ghiandaia marina

La Ghiandaia marina (Coracias garrulus) è un uccello appartenente alla famiglia dei Coraciidi.

Le fotografo spesso, centinaia di scatti, se non migliaia, ogni primavera. E ho deciso di scriverci su alcune righe.


Ho scoperto diverse cose interessanti su questa specie, per esempio che sono piuttosto confidenti  verso chi non le disturba, naturalmente hanno una loro distanza di fuga ma muovendosi con cautela e calma si possono avvicinare, con l’auto non risulta molto difficile, a patto di rispettare alcune semplici regole quali evitare accelerazioni e frenate troppo brusche, mascherare il finestrino da cui si fotografa con un pezzo di rete mimetica, evitare di sporgere troppo in fuori il teleobiettivo, tenere spenti i fari.
E naturalmente evitare di avvicinarsi troppo.

Passano tutto il giorno impegnate a procurarsi il nutrimento, come è naturale, privilegiando come posatoi i rami degli alberi, anche se spesso scendono su rami molto bassi, cespugli, steli di graminacee, e non di rado passeggiano al suolo in cerca di cibo.





Hanno abitudini simili alle ghiandaie nostrane, ed Il loro nutrimento è costituito da insetti, grossi grilli, cicale, mosche, bruchi.

Il loro volo è piuttosto breve, ma elegante, in questi  momenti si nota tutta la bellezza del loro piumaggio.





Concludo con una raccomandazione: negli ultimi anni sto assistendo a una vera e propria presa d’assalto da parte dei fotografi di un sito dove alcune coppie di ghiandaie marine sostano per alcuni giorni prima di dedicarsi alla costruzione del nido. La presenza antropica è sempre elemento di disturbo per tutte le specie animali, e questo caso non fa eccezione. Il comportamento di alcuni fotografi è assolutamente disdicevole, non solo abbandonano le strade avventurandosi in improbabili percorsi fuoristradistici ma “puntano” letteralmente il volatile con partenze fulminee e accelerazioni rumorose. 
Ho visto anche quattro o cinque auto circondare la “preda” arrecandole un disturbo notevole.
Ricordiamoci che una foto non vale lo spavento di un animale.
Senza contare che il risultato di simili comportamenti è disastroso: le ghiandaie dopo un po’ si sentono minacciate e se ne vanno a nidificare in un’altra zona più tranquilla.
A buon intenditor, poche parole…

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