Dì la verità, ti affascina, questo piccolissimo esserino.
Ti piace quel suo modo di comparire così, all'improvviso, un attimo prima non c'è nulla su quel tronco, su quella corteccia grattugiata e bucherellata, e l'attimo dopo eccolo lì, che ti guarda il furbetto.
E mentre il cuore ti si sobbalza in petto (eh, ti emozioni per poco), nell'infinitesimo intervallo di tempo in cui metti l'occhio al mirino della fotocamera, in quei due millisecondi in cui il tuo dito si appoggia al pulsante di scatto, lui è già sparito.
Perchè lui, di 25 grammi di peso, è un razzo, una saetta, un piccolo maledetto folletto che ti prende per i fondelli e che ti ride in faccia, alla faccia dei tuoi tentativi di fotografarlo.
Ora, siccome non sei ancora del tutto rinco, tutti gli anni bene o male ce la fai a riprenderlo, due o tre volte durante l'inverno, ma solo per quei due o tre scatti, circa un secondo in cui ti appare davanti. Il più delle volte, lo becchi più o meno così:
"Vai a c...." "Mapporc...." "Vaff...." no no, niente parolacce su sto blog....
Oppure, il maledetto, è troppo lontano, ti vede il fetente, e come se ti vede, ma non si avvicina mica alla mangiatoia dove hai messo tanti buoni semini...
...e tu ti senti tanto novello Wile Coyote che cerca di acchiappare il Road Runner...
(foto presa dal web)
Insomma, rispetto alle cince o ai fringuelli il rapporto è di 100 a 1, primo perchè ce ne sono davvero pochi (il tuo giardino è frequentato da una sola coppia), poi perchè gli altri uccelletti vanno e vengono in continuazione, lui fa solo 3/4 passate in un'ora, poi perchè nonstamaifermo ma per davvero, infine è tremendamente diffidente.
Tanto per farvi un'idea, passa quattro volte in un'ora, supponiamo, ebbene, ogni volta sta alla mangiatoia 4/5 secondi, tra andare e tornare, sono 25 secondi quando va bene ogni ora per cercare di fargli una stramaledetta foto...e ho detto tutto.
e adesso avete capito il perchè delle imprecazioni di cui sopra. I pazzi che come hanno questa passione hanno capito già da un pezzo.
La foto non è girata, è lui che va proprio a testa in giù lungo i tronchi.
Allora lo riprendi mentre si fa i cavoli suoi, anche se fa freddo e nevica, e tu te ne stai lì come un povero stronzo nel capannino gelido mente il picchio muratore se ne infischia se tira una tormenta di neve che manco a Grande Inverno nel "Trono di Spade"...lui scava nel tronco marcio del vecchio ciliegio a tirarne fuori larve di cui va ghiotto.
Nikon D3s, 300 mm f/4 AFS con 1,4x, 1/50 sec, f/8, ISO 250
Questa poteva essere una buona foto, ma ci stavano troppi rami in mezzo tra te e lui, e beh, una gliela fai lo stesso mentre fa l'acrobata...
Poi ogni tanto il signorino si concede per qualche ritratto decente , e allora ci dai dentro col pulsante di scatto, 10-20-300 foto perchènonsisamai...
Nikon D7100, 500 mm f/4 AFS VR G, 1/500 sec, f/5, ISO 640
Nikon D7100, 500 mm f/4 AFS VR G, 1/800 sec, f/4,5, ISO 2200
Nikon D7100, 500 mm f/4 AFS VR G, 1/800 sec, f/6,3, ISO 2200
Nikon D500, 600 mm f/4 AFS VR G, 1/640 sec, f/5,6, ISO 1400
Questa gliel'hai fatta
domenica scorsa, la tieni perchè c'era una bella luce e poi perchè al
momento è la meglio riuscita dell'anno appena incominciato, speriamo
porti bene...
Complimenti Bruno!!!
RispondiEliminaGrazie Claudio!
EliminaVeramente complimenti Bruno!
RispondiEliminaSon Giovanni!!
RispondiEliminaCiao...ma Giovanni chi?
EliminaGrazie per i complimenti!!
Bella la storia del picchio muratore, meravigliosa creatura ammaliatrice di cuori .
RispondiEliminaTi ringrazio Patrizia, contento che ti sia piaciuta!
EliminaIl paraplegico Muratore... Una descrizione molto divertente ma dannatamente sensata e veritiera. Sono impossibilmente fulminei, instancabilmente curiosi... di posarsi altrove.
RispondiEliminaBravo Bruno!
Grazie Leo!!!
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