Wisent
Ci sono andato questo inverno, unendomi a un gruppetto di appassionati naturalisti e fotografi, alla scoperta di quest'ultimo lembo di quella che oltre mille anni fa era la foresta che ricopriva l'intera Europa.
Bisonte ancora appisolato, il sole sta sorgendo. D850, 15/30 f/2,8 a 30 mm. 1/1000 sec., f/4,5, 800 ISO.
Il Re della foresta. D850, 70/200 f/2,8E FL VR, 1/400 sec., f/2,8, 500 ISO.
Le Querce, davvero e-n-o-r-m-i, sovrastano tutto con la loro possanza, la loro altezza vertiginosa. Alcune alte oltre trenta metri, alcune vecchie di oltre quattrocento anni, molte addirittura chiamate per nome (Grande Mamamuszi,
Re di Nieznanowo).
Il Gigante della foresta. Quercia, D850, 15/30 f/2,8 1/800 sec., f/5,6, 1250 ISO.
Quando le dimensioni... contano.
La foresta si estende sul territorio della Polonia e della Bielorussia. Esiste un confine fisico che separa le due parti, costituito da un recinto metallico. Cosa che impedisce agli ungulati più grandi, come bisonti e cervi, di attraversare il confine. Mentre è stato osservato che linci volpi e lupi transitano tranquillamente da un parte all'altra, le popolazioni di ungulati non sono mai venute in contatto tra loro, almeno non in tempi recenti.
Il Bosco...il giorno non è ancora sorto.
Una Volpe sbuca dalla foresta. D500, 500 mm f/4E FL VR, 1/180 sec., f/4, 2000 ISO.
Una Volpe sbuca dalla foresta. D500, 500 mm f/4E FL VR, 1/180 sec., f/4, 2000 ISO.
Nei capanni delle aquile si entra e si esce col buio, 12 ore in capanno muovendosi pochissimo, parlando a voce bassissima se proprio necessario, muovendo poco o nulla la lente frontale degli obiettivi, usando lo scatto silenzioso. Le aquile erano davvero molto, molto diffidenti.
Sono stati necessari due giorni di osservazione, nel primo le Aquile sono rimaste lontanissime per tutto il tempo, senza mai avvicinarsi. Una sola coppia stanziale. Più un giovane, che però non si è mai approssimato.
Solo il secondo giorno un esemplare è atterrato vicino. Diffidentissimo, ha atteso diversi minuti prima di avvicinarsi al cibo, poi una volta tranquillizzato ha iniziato a strappare grossi brandelli di carne col becco.
Aquila di mare affamata. Nikon D500, 70/200 mm f/2,8E FL VR con TC14EIII, 1/250 sec., f/6,3, 800 ISO, treppiede.
Ma nella foresta di Bialowieza non mancano anche i rapaci più piccoli, come poiane, astori e sparvieri.
L'Astore è un rapace che mi piace particolarmente, superbo, corpo affusolato ma potente, grande quanto una poiana, con quell'occhio da demone color arancione acceso.
Mi osserva...sa perfettamente che sono nascosto qui...D850, 500 mm f/4E FL VR, 1/250 sec., f/5,6, 640 ISO.
Astore e Poiana si fronteggiano per il possesso del cibo. D850, 500 mm f/4E FL VR, 1/250 sec., f/6,3, 1600 ISO.
Lotta tra Poiane, fin troppo vicine. D500, 500 mm f/4E FL VR, 1/1500 sec., f/4, 640 ISO.
Non solo grossi rapaci, ma anche specie più piccole e "innocue" 😃.
Non solo grossi rapaci, ma anche specie più piccole e "innocue" 😃.
Il Mondo sottosopra. Verdone e Cinciallegra.
Maschio (a sinistra) e femmina di Picchio rosso maggiore.
La Foresta in un gelido mattino... D850, 70/200 mm f/2,8E FL VR a 70 mm., 1/6 sec., f/5,6, 64 ISO, treppiede.
...una lavatina nella neve...
Un grazie a Nicola Destefano e agli altri compagni di questa straordinaria avventura naturalistica e fotografica.
Bruno guardando questi spendidi scatti,sembra di essere anche noi lì,ciao Bruno.
RispondiEliminaGrazie Claudio!!!!
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