domenica 2 marzo 2014

Fotocamere, obiettivi e accessori per la fotografia naturalistica, un piccolo vademecum (parte II)


GLI OBIETTIVI:

Domanda: quali obiettivi si possono usare nella fotografia naturalistica?
Risposta: tutti, anche i grandangolari, vi sono fotonaturalisti che scattano con un 24-70, controllando la fotocamera in remoto. Bisogna essere molto preparati tecnicamente e non solo, il sottoscritto ci prova ogni tanto, ma i suoi sono solo tentativi goffi:
scattata con focale 35 mm, scatto remoto in wireless.

Comunque, ritornando a bomba:
domanda da un milione di dollari, e che così posta non contempla una risposta, ma molteplici risposte, una per ogni fotografo; siccome però spesso mi sento rivolgere questa domanda da chi mi vede armeggiare intorno a un "tubo da stufa", ho raccolto le idee e le esperienze che mi sono fatto nel corso di alcuni anni con gli obiettivi a lunga focale.
Prima raccomandazione: pensarci molto bene prima di investire tanto denaro in un supertele professionale e relativo corpo macchina.
Innanzitutto perchè sono ordigni assolutamente non facili da gestire, e che nei primi tempi possono generare frustrazioni se non proprio vere arrabbiature: ho parlato con fotografi che hanno portato, imbufaliti, i loro supertele, Canon o Nikon, in assistenza perchè convinti che avessero problemi di focheggiatura, per poi accorgersi che semplicemente, era necessario conoscere tecniche di utilizzo e disporre di ulteriori accessori per ottenere degli scatti inappuntabili.
Il problema inoltre, non finisce con l'acquisto ( a prezzo di svariate migliaia di euro) del 400, 500, o 600 mm. Dovrete ripensare al sistema di stativi su cui appoggiarli, agli strumenti di trasporto, al tipo di staffa da usare, e ad altre cose ancora.
Il vostro vecchio Manfrotto 190 (per fare un esempio), dovrà essere sostituito con un modello più grande, più pesante, per assorbire le inevitabili vibrazioni, vi accorgerete che il vostro zaino trekker non riesce a contenere 500+corpo macchina, e allora dovrete acquistarne un altro....e via di questo passo.

Ma soprattutto...IL TEMPO che potete dedicare a questa passione (perchè io mi rivolgo agli appassionati, non certo ai professionisti) rappresenta la variabile fondamentale; vi siete indebitati per comprare il teleobiettivo da stadio ( e va bene), avete rischiato la separazione con la moglie dopo che lei ha controllato l'estratto conto (e va bene)  e poi vi accorgete che potete dedicare solamente un pomeriggio ogni due mesi in qualche oasi. 
A tutti costoro consiglierei di iniziare spendendo il meno possibile, si può iniziare con un corpo macchina entry-level, coem una D3XXX, o D5XXX, e un ottimo 70-300 stabilizzato, rivolgendosi con un po' di attenzione al mercato dell'usato. Se più avanti il sacro fuoco non si estingue, allora si può fare un passo avanti, ma di questo magari parlerò un'altra volta. Qui parlo di quello che abitualmente uso:


200 f/2 AFS VR: campione di luminosità, eccezionale già a TA, ma imponente e pesante, richiede pratica nell’uso e uno stativo adeguato. Potrebbe sembrare una lunghezza focale insufficiente per la naturalistica, e in effetti nelle nostre zone per l’avifauna lo è, ma ha l’enorme vantaggio di “digerire” alla perfezione il TC14 EII.
Nasce come ottica dedicata a situazioni di illuminazioni al limite ed è principalmente pensato per l’utilizzo in teatri e palazzetti dello sport, non si tratta di un’obiettivo specialistico per la fotografia naturalistica.
Tuttavia è perfetto per la fotografia di mammiferi.

D3x, TC14EII,  f/4,5, 1/50 sec. ISO 800
D3x, TC14EII, f/4, 1/1250 sec. ISO 800
D3x, TC14EII,  f/4,5, 1/500 sec. ISO 800 (fotografie scattate nel Orsabjornpark, Orsa (Svezia).


Ai vertici della produzione Nikon di sempre, sarebbe interessante confrontarlo con altri mostri similari come il Canon 200/2 o il Leica R 180/2.
Costo e peso elevati in assoluto.
(Si dice che la nuova versione con rivestimento ai Nanocristalli sia ancora migliore della prima, ha conseguito i massimi punteggi di sempre su diversi siti).


 200 AFS f/2 vr + TC14EII, D3x, f/2,8, 1/400 sec. ISO 400


 200 AFS f/2 vr + TC14EII, D3x, f/4, 1/500 sec. ISO800




300 f/4 AFS: bisogna erigere un monumento a Nikon per questo vetro. E’ compatto e leggero, abbinato a una piccola D7100 diviene un’arma formidabile da portare in giro con poco peso, minimo ingombro, ma che qualità; mettere davanti un moltiplicatore 1,4x non porta praticamente nessun degrado sulla qualità dell’immagine. Usato “liscio” regala immagini davvero secche e taglienti, addirittura eccessive (nel senso buono della parola). In pratica ce l’ho sempre dietro, come secondo “pezzo d’artiglieria”, e raramente rimane inattivo. Fortemente consigliato, rapporto qualità-prezzo imbattibile.
Unica pecca, la staffa di attacco al treppiedi, con cui evidentemente i tecnici Nikon fanno a pugni, io l’ho sostituito, come fanno molti, con un attacco a collare e ho risolto il problema del basculaggio dell’ottica al momento dello scatto, che penalizza le immagini colte con tempi lenti, sotto il sessantesimo di secondo. Però in Nikon dovrebbero avvertire l’obbligo morale di darti un attacco a regola d’arte, visto il prezzo che si paga.
E questo dovrebbe valere per tutta la classe di superteleobiettivi.
Che le grandi Case Costruttrici abbiano accordi commerciali con i produttori terzi di accessori? A volte me lo chiedo, e mi sembra l’unica risposta.

300 AFS liscio...


Due esempi della resa del 300 AFS F/4 abbinato al TC14EII





500 F/4 AFS VR: è una tra le focali più indicate per la fotografia naturalistica, non impegnativa quanto un 600, più leggera, agile, richiede comunque un utilizzo attento (stiamo parlando pur sempre di un big gun), su stativo, se si utilizza a mano libera si può contare su di un buon VR. Inappuntabile la resa già a f/4, regge tranquillamente l’1.4x, e con un sensore dx raggiungiamo un angolo di campo di 750 mm.
Io me ne sono innamorato, lo trovo straordinariamente maneggevole e comodo da usare, quando uso l’auto come capanno mobile sta sul sedile passeggero con paraluce montato e afferrarlo e metterlo in posizione sul bean bag a cavallo del finestrino è un attimo, provato a fare la stessa cosa con un 600 mm e dopo una ventina di prendieposa ti vengono i crampi…
Spesso utilizzato per camminate in montagna, custodito dentro un vecchio PhotoTrekker Classic della Lowepro nel quale entra a meraviglia, anche con TC14EII già montato, fotocamera a parte però. Importante, questo insieme sta tranquillamente entro i limiti di ingombro per il bagaglio a mano nei voli aerei. State solo attenti al peso.


500 AFS vr abbinato al TC14EII, D3x, f/5,6, 1/1600 sec. ISO 500


crop..


500 AFS vr, D7100, f/5, 1/800 sec. ISO 2000


Prossima puntata: cavalletti, teste, capanni, capannini, capannetti....





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